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BISC-E edizione italiana

L'edizione italiana di BISC-E è stata organizzata da Maria Beatrice Coltelli, docente di Scienza e Tecnologia dei Materiali al DICI. 

Il Bio-based Innovation Student Challenge Europe (BISC-E) è un concorso europeo organizzato dal Biobased Industry Consortium per stimolare l'imprenditorialità e coinvolgere gli studenti nella transizione verso una bioeconomia, offrendo opportunità di interazione con l’industria europea del bio-based. 

La competizione si è svolta in parallelo in ventuno paesi europei lo scorso dieci maggio. I vincitori di ciascuna nazione si sfideranno nella competizione europea in settembre. La tappa italiana BISC-E di quest'anno è stata organizzata da Maria Beatrice Coltelli, docente di Scienza e Tecnologia dei Materiali al DICI, e ha visto la partecipazione di sei squadre, che si sono sfidate nel proporre progetti innovativi.

Il contest italiano è stato vinto dal team SensiFork, formato da studenti del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, che ha proposto un dispositivo portatile per l'analisi del cibo, in grado di rilevare la presenza di allergeni negli alimenti. Il team è stato seguito da Giovanni Vozzi docente di bioigegneria.

Secondo posto per il team EcoPeaNATs, formato da Chiara Bottaini e Federico Gai del DICI e da Gioele Villino del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa, supervisionato da Antonella Castagna, docente di chimica agraria.

Il progetto prevede l’utilizzo di paglia di scarto per la realizzazione di un nuovo tipo di packaging eco-friendly nesettore elettronico.

"La bruciatura degli scarti agricoli, tra i quali la paglia - racconta Chiara Bottaini, team leader del gruppo -  è una pratica ancora adottata nel nostro paese sebbene ecologicamente scorretta, in quanto responsabile dell’emissione nell’atmosfera di anidride carbonica e gas serra, che inficiano la qualità dell’aria e contribuiscono al surriscaldamento globale.Valorizzare tali scarti riutilizzandoli come componenti low-cost di imballaggi ha quindi il triplice scopo di garantire un impatto positivo sull’ambiente, favorire un ritorno in termini economici e supportare il raggiungimento dello sviluppo sostenibile all’interno di un’economia circolare.
Obiettivo del progetto è stata la realizzazione di EcoPeaNATs, sacchetti modulari e funzionali in bioplastica (PBSA) riempiti di paglia e termosaldati, da utilizzare in sostituzione delle classiche chips riempitive in polistirene espanso.

Il prodotto finale presenta tutti i vantaggi dell’EPS: è leggero, garantisce adeguata protezione della merce durante il trasporto e può essere utilizzato sia sotto forma di chips che di foglio antiurto, ottenuto dalla compressione di più chips in uno stampo.
A differenza del polistirene, è completamente compostabile, biodegradabile e riciclabile, non contiene additivi chimici e può essere riutilizzato e trasformato più volte prima di essere smaltito e ridotto in compost"

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Bottaini e Gai BISC-E
Federico Gai e Chiara Bottaini
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ECOPeaNAT's BISC-E 2024
EcoPeaNATs