Pietro Croce, professore associato di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale è il responsabile scientifico per l’Università di Pisa del progetto Horizon Europe BUILDCHAIN - BUILDing knowledge book in the blockCHAIN distributed ledger. Trustworthy building life-cycle knowledge graph for sustainability and energy efficiencyfinanziato nel quadro della call HORIZON-CL4-2022-TWIN-TRANSITION-01 per un totale di 5.182.600 milioni di euro, di cui circa 681.650 euro destinati all’Università di Pisa.
Il progetto è iniziato il 1° gennaio 2023 e ha durata triennale. Al progetto, che è fortemente interdisciplinare, partecipano, oltre all’Università di Pisa (coordinatore), altri 11 partner: SZTAKI (Institute for Computer Science and Control) – Budapest (HU); l’Università di Granada (ES); ZAG (Slovenia National Building and Civil Engineering Institute) – Lubiana (SI); Università di Lubiana (SI); Athens University of Economics and Business Research Center – Atene (GR); Origin Trail (Prospeh) – Lubiana (SI); RINA Consulting – Genova (IT); CLIO srl – Lecce (IT); Comune di Firenze (IT); BEXEL Consulting – Belgrado (RS); PRP – Lubiana (SI).
L'idea di BUILDCHAIN è quella di costruire una base di conoscenza digitale avanzata finalizzata al tracciamento di tutte le attività relative al ciclo di vita degli edifici. A partire dalle direttive dell'UE riguardanti la sostenibilità, la resilienza e l'efficienza energetica del patrimonio edilizio, si intende fornire una piattaforma digitale (LogBook) in cui vari attori a diverso titolo coinvolti nella costruzione e gestione di insiemi vasti di edifici possano condividere le loro conoscenze, compresi i certificati di qualità e le credenziali, in modo che si possa registrare e tracciare ogni informazione, attività e cambiamento, anche al fine di migliorare la sostenibilità.
Il progetto estenderà gli strumenti e le funzionalità già disponibili in un Digital Building LogBook (DBL) esistente, utilizzato dal Comune di Firenze per la gestione e l'amministrazione di un vasto insieme di edifici (circa duemilacinquecento), con funzionalità, strumenti e dati innovativi, e, con l'ausilio di un grafico della conoscenza decentralizzato (DKG), proporrà una soluzione open source basata su blockchain.
Il software DKG includerà ontologie specifiche relative agli edifici, in modo che tutte le conoscenze e le informazioni sul ciclo di vita dell'edificio possano essere registrate, archiviate e continuamente aggiornate, fornendo strumenti e interfacce per le diverse parti interessate (tecnici, costruttori, gestori, conservatori, manutentori, ecc), per pubblicare, tracciare, condividere, modificare, aggiornare e recuperare dati e persino introdurre modelli commerciali in un'economia di mercato. L'integrazione delle informazioni e la loro elaborazione potrà supportare la definizione delle più opportune politiche di gestione del patrimonio edilizio anche al fine dell'allocazione ottimale delle risorse disponibili nell'ambito delle strategie di pianificazione degli interventi per grandi popolazioni di edifici.
L’innovativo DBL, caratterizzato da un’implementazione multiscala e multilivello, sarà integrato con diverse nuove funzionalità, che includono il monitoraggio strutturale, la vulnerabilità sismica, l’adattamento nei confronti dei cambiamenti climatici, anche ai fini della gestione operativa su scala urbana di eventi climatici estremi, e la valutazione del ciclo di vita degli edifici. Particolare attenzione sarà dedicata all'interoperabilità tra i sistemi legacy e gli strumenti esistenti, quali, per esempio, i modelli BIM (Building Information Modeling) generali e i modelli H-BIM (Heritage BIM), specificamente impiegati nell’ambito della conservazione dei beni culturali, anche al fine di definire un sistema di avviso e allerta automatizzato, basato sull'Intelligenza Artificiale, l’apprendimento automatico e i "gemelli digitali". Le nuove applicazioni basate sul DBL saranno testate su progetti pilota incentrati su edifici storici e strategici, e su insiemi di edifici. Scopo del progetto è di pervenire, in accordo con le politiche dell'UE, a un ambiente costruito più intelligente e sostenibile, aprendo mercati innovativi e favorendo nuova creazione di valore.
Rivolgendosi ai giovani ricercatori, Pietro Croce sottolinea l’importanza della cooperazione a livello internazionale, anche in ambito multidisciplinare. Il costante confronto con le diverse “scuole” e lo studio critico di approcci e punti di vista variegati e innovativi consentono non solo di acquisire una consapevolezza più ampia dei problemi e delle possibili metodologie di soluzione, ma anche di esplorare interessanti e, talvolta, inaspettate prospettive di finanziamento e di collaborazione.