CHEOPS-VHP-BB “Consortium for Hall Effect in Orbit Propulsion System – Very High Power – Building” è stato presentato nell’ambito della call HORIZON-CL4-2022-SPACE-01-12 e prenderà il via nel gennaio 2023
“Il progetto ha come oggetto la propulsione elettrica per applicazioni spaziali – spiega Fabrizio Paganucci, docente di Propulsione Aerospaziale al DICI – ed in particolare la ricerca e lo sviluppo di motori Hall di alta potenza (20 kW ed oltre) per missioni di servizio in orbita (IOS: In-Orbit Servicing) e missioni di esplorazione spaziale.
Lo scopo di CHEOPS-VHP-BB è quello di avvicinare l’effettivo utilizzo in missioni spaziali dei sistemi di propulsione Hall di alta potenza, attraverso lo studio dell’architettura generale del sistema rispetto ai vari casi d’uso in missione, un approccio solido ed economico alla qualifica, lo studio della producibilità di componenti chiave (building blocks) soggetti a maggior usura (tipicamente la camera di scarica ed il catodo) e la capacità di utilizzare propellenti alternativi a basso costo rispetto a quelli finora considerati (xeno)”.
CHEOPS-VHP-BB contribuirà a rafforzare la capacità europea di competere a livello mondiale nei satelliti e nelle missioni con propulsione elettrica.
Inoltre, integrandosi con altre attività europee in corso, il progetto svilupperà i componenti essenziali dei motori Hall di alta potenza che consentiranno l’applicazione dei motori in missioni spaziali primarie, e consentirà lo sviluppo della tecnologia Hall creando un vantaggio competitivo in termini di costi rispetto alle controparti internazionali, in modo che motori Hall sviluppati in UE possano essere adottati come opzione di propulsione elettrica solare o nucleare di alta potenza per missioni IOS e di esplorazione spaziale.
Il gruppo di ricerca al DICI è costituito da Fabrizio Paganucci, Giulia Becatti e Manuel Martin Saravia (studenti postdoc) Francesco Marconcini e Guido Giammarinaro (studenti di dottorato) e inoltre, per la parte di manifattura additiva, da Armando Viviano Razionale e Francesco Tamburrino.
partners: Safran Aircraft Engines (FR) (Capofila), Aerospazio Tecnologie SRL (IT), Leibniz Institut fur Oberflachenmodifizierung EV (DE), Centre National de la Recherche Scientifique CNRS (FR), Thales Alenia, Space France SAS (FR), Wit Berry (LV) ed UniPi.